Lazio-Roma: derby viscerale
- Andrea Fasolo
- 2 apr 2016
- Tempo di lettura: 3 min
Il calcio, per molti, è lo sport più bello del mondo è la disciplina che più di tutte riesce a concentrare in 90 minuti tante emozioni e sensazioni, fondendole in un unico sentimento, ovvero l’amore per la propria squadre del cuore.
A volte, quei 90 minuti però, non significano solo 3 punti, trionfi e quant’altro, non sono legati esclusivamente a fatti sportivi, proprio no.
Stiamo parlando dei derby, quelle partite che fanno tremare le gambe ai giocatori in campo, quei match in cui se non hai una grande forza mentale ed una forte personalità non ne esci vivo.
Sono tante le squadre della stessa città che nel mondo si sfidano tra di loro e, si sa, tra esse non scorre buon sangue, anzi, è presente un astio ed un odio reciproco che nella maggior parte dei casi sfocia in sfottò ed in fatti ancor più gravi quali violenze.
I derby inglesi sono i più spettacolari: City – United, Arsenal – Tottenham (North London), Chelsea – Arsenal, il “classico britannico”, e Liverpool – Everton sono solo alcuni dei tanti.
In Germania il più seguito è sicuramente il derby “della Ruhr”, bacino della Germania settentrionale ricco di ferro e carbone, molto conosciuto soprattutto per le grandi attività estrattive e minerarie del XIX secolo, che vede confrontarsi Schalke 04 e Borussia Dortmund.
La Spagna offre i derby più calienti e calorosi: Barcellona – Espanyol e Real Madrid – Atletico Madrid sono quelli che hanno maggior seguito e fascino.
Poi c’è l’Italia, dove la concezione di queste gare assume un significato prettamente viscerale. Questa caratteristica non è rimarcata particolarmente nel derby “della Madonnina, ne tantomeno in quello “della Mole”, “della Lanterna” o “della Scala”, ma nello scontro tra le due squadre della Capitale, Roma e Lazio. Nella città capitolina la vittoria e la sconfitta di un signolo derby possono rimanere impresse negli annali e scolpite nei ricordi delle due tifoserie, in positivo ed ovviamente anche in negativo, come nel caso della finale di Coppa Italia del 26 maggio 2013, decisa a favore dei biancocelesti da una rete di Lulic al 71’, minuto che ancor’oggi i romanisti ricordano con particolare amarezza, tant’è che i supporters laziali non perdono occasione per rinfrescare la memoria ai rivali storici, gettando continuamente benzina sul fuoco. La maggior parte delle volte, quindi, il trionfo può ritenere appagata un’intera stagione per la squadra che se lo aggiudica. Insomma, è sicuramente il più sentito, e la magia e l’atmosfera che accompagnano il tifoso laziale / romanista prima dell’evento si percepiscono già a molte settimane dalla sfida.
Questa grande sfida si svolse ufficialmente per la prima volte nel lontano 1927, pochi anni dopo la nascita della A.S. Roma, club nato dalla fusione di 3 squadre, Fortitudo, Roman ed Alba. Prima della fondazione della società giallorossa ,però, si disputavano molti altri derby tra le 8 squadre romane della Capitale che militavano nel campionato della Lega Sud. Oltre alla Lazio ed alle 3 sopra citate, le altre squadre esistenti erano Pro Roma, Audace Roma, U.S. Roma e S.S. Juventus Roma, abolite a partire dal 1927.
Per ben 4 volte una di queste squadre raggiunse la finale per lo scudetto contro la vincente della Lega Nord, ma furono sempre sconfitte dalle rivali settentrionali, più attrezzate ed organizzate.
Tutto ciò avvenne prima della nascita del girone unico nella stagione 1929/30.
Il più spettacolare in riferimento a gioco espresso e reti è stato sicuramente quello del 21 maggio 2015, nel girone di ritorno dello scorso campionato. Gli aquilotti, in vantaggio per 2-0 grazie alle marcature di Mauri e Felipe Anderson, si fecero rimontare da uno straordinario ed immortale Francesco Totti, prima con un piatto destro su assist di Strootman, e successivamente con una fantastica girata al volo in estirada, con tanto di esultanza "I Phone e selfie".
Il capitano giallorosso è tutt'ora il giocatore che, assieme a Da Costa, detiene il record di miglior marcatore nei derby con 11 reti, ed in solitaria, primeggia anche nella classifica delle presenze (36)
Analizzati tutti questi aspetti, ora tocca al campo. Appuntamento domani,ore 15:00, in uno stadio Olimpico che sarà pieno per circa un terzo, visti i soliti problemi legati alla sicurezza che pesano su questo match da tantissimi anni ormai. la Roma cerca di accorciare sul secondo posto occupato attualmente dal Napoli, la Lazio, che gioca in casa, cerca di dare un senso alla propria stagione vincendo questo derby, nel quale non trionfa da quel 26 maggio 2013: da allora 3 vittorie per la Roma e due pareggi. All’andata finì 2-0 per i lupacchiotti con gol di Dzeko su rigore e dell’ex Gervinho, andato via nel mercato di gennaio.
Che lo spettacolo abbia inizio. . .

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