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Italia-Germania: due mondi diversi

  • Andrea Fasolo
  • 29 mar 2016
  • Tempo di lettura: 3 min

Italia - Germania è il più classico dei derby europei tra nazionali, è il 4-3 del '70, è "Spagna '82", è l'urlo di Tardelli, è la gara del Westfalen Stadion del 2006, è la doppietta di SuperMario Balotelli nel 2012. Italia - Germania è anche sinonimo di scontri mondiali, di guerre, di rivalità ed alleanze, come quella tra il Duce ed il Führer, l'asse Roma - Berlino. Italia - Germania è un confronto tra due modi tanto simili quanto diversi di vedere il pallone; pragmatismo e concretezza, tenacia e fisicità, tra le tante qualità, contraddistinguono l'idea di calcio delle due fazioni. Negli ultimi anni il calcio tedesco si è evoluto ed integrato con la filosofia spagnola, grazie soprattutto all'avvento in Bundesliga di un uomo, un allenatore, un esteta, Pep Guardiola, capace di esportare il suo "credo" calcistico, l'ormai famoso " Tiki Taka", divenuto "Tiki Taken" nella versione tedesca, che ha impreziosito ancor di più una gemma quasi perfetta. In Italia, invece, si è rimasti legati al vecchio "catenaccio", appellativo che da sempre portiamo sul groppone visto che ci viene etichettato dalla critica mondiale. L'ultima vera evoluzione tecnica, ma soprattutto tattica, del calcio italiano risale agli anni '80, quando un tecnico di Fusignano rivoluzionò, attraverso la sua visione di "calcio totale" derivante dalla scuola olandese, gli schemi visti fino ad allora: era Arrigo Sacchi, che divenne uno dei personaggi più influenti nella penisola facendo soprattutto le fortune del Milan, con il quale vinse tutto. Non andò bene la sua avventura in Nazionale però, nessun successo, nessuna firma d'autore lasciata, quasi a suggellare l'impossibilità di attuare la sua idea con la selezione azzurra. Questo dato è molto importante e deve far riflettere: il calcio italiano non è molto versatile, la mentalità dei nostri club è ancorata a degli ideali retrogradi che non rendono possibile l'uniformazione allo sviluppo degli altri campionati europei che va avanti di anno in anno, rinnovandosi continuamente. Poi sommiamo a questi dati dei particolari e dei dettagli molto rilevanti ed il gap tra le due nazioni aumenta notevolmente: innanzitutto il fatturato, con il doppio incassato dai club tedeschi rispetto a quelli italiani, la capacità e la scaltrezza di agire sul mercato, di lanciare giovani e di avere il coraggio di confermarli. Nota altrettanto significativa è la questione stadi. In Germania sono presenti degli impianti tanto belli quanto efficienti, sia dal punto di vista dei posti a sedere che delle varie attrazioni all'interno della stessa costruzione, dai servizi agli store, e soprattutto sono stadi di proprietà che portano nelle casse dei club maggiori introiti e diritti. Nella nostra amata penisola invece possiamo vantare solo pochi stadi che possono essere considerati di livello europeo, tra i quali ovviamente ricordiamo il San Siro, l'Olimpico di Roma e lo Juventus Stadium, dove "di proprietà" può essere considerato solo quest'ultimo. Pian piano però stiamo cercando di colmare il divario che ci separa dalle nazioni più attrezzate riguardo a questa questione viste le molteplici costruzioni degli ultimi anni, come lo stesso stadio della "Vecchia Signora", il Mapei Stadium, che ospita le gare casalinghe del Sassuolo e, di recente omologazione, la Dacia Arena di Udine. La strada è ancora lunga, il ranking FIFA ci vede in lenta ripresa sui club che ci precedono come l'Inghilterra, ma la strada per raggiungere la testa occupata dai tedeschi e dagli iberici è ancora lunga. Serve tempo, pazienza e molto coraggio, coraggio nel lanciare le proprie idee e dare una scossa ad un calcio italiano che ha subito una brutta involuzione negli ultimi anni, nonostante la lenta ripresa, rispetto ai primi anni 2000, quando i club nostrani e la Nazionale dominavano in Europa e nel mondo. L'Europeo sarà una grande occasione per far vedere che l'Italia sta tornando, ma prima testa a questa sera, testa alla Germania con la quale non abbiamo una tradizione positiva nelle amichevoli, a differenza delle gare ufficiali.

Questa sera va in scena all'Allianz Arena di Monaco l'amichevole di lusso tra Germania e Italia. Abbiamo cercato in un breve articolo di riportare le similitudini e le differenze tra le due idee di calcio che propongono ma soprattutto sulla diversa mentalità nella gestione delle faccende calcistiche per argomentare l'ampio divario che oggi separa le due Nazioni.


 
 
 

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